Gesù mio, con dure funi come reo chi ti legò?
Rit. Sono stati i miei peccati, Gesù mio perdon pietà.
Sono stato io l’ingrato o Maria, di noi pietà.
Gesù mio, la bella faccia chi crudele ti schiaffeggiò?
Gesù mio, di fango e sputi chi il bel volto ti imbrattò?
Gesù mio, le sacre membra chi spietato ti flagellò?
Gesù mio, la nobil fronte chi di spine ti coronò?
Gesù mio, sulle Tue spalle chi la croce ti caricò?
Gesù mio, la dolce bocca chi di fiele t’amareggiò?
Gesù mio, le sacre mani chi con chiodi ti trapassò?
Gesù mio, quei stanchi piedi chi alla croce ti inchiodò?
Gesù mio, l’amante cuore chi con la lancia ti trapassò?
O Maria, quel Tuo bel Figlio chi l’uccise, chi lo straziò?
O fieri flagelli, che al buon Signore le Carni squarciate con grande dolore:
Rit. Non date più pene al caro mio bene, non più tormentate l’amato Gesù:
ferite quest’alma che causa ne fu.
O spine pungenti, che al mio buon Signore, la testa pungete con tanto dolore.
O chiodi spietati, che al mio buon Signore, le mani forate con tanto dolore,
O lancia fatale, che al mio buon Signore, il petto tu squarci con tanto dolore,
O spada dolente, che alla mia Signora il petto trapassi con grande dolore.
Madre mia Addolorata volgi a noi gl’occhi pietosi.
Se il dolore mi colpisce il tuo amore lo lenisce.
Rit. Or perdona il mio delitto che il tuo cuore lacerò
a te spada fu predetta di un dolore acuto e immenso
Tua afflitta contemplasti il tuo figlio derelitto.
Del figliolo tuo trafitto condivida ogni dolor.
Rit.: La passione del Signore, il dolore di Maria
Impressi sempre sian nel nostro cuore, nel nostro cuore.
Deh! Vieni o peccatore deh vieni a contemplare
Del tuo maligno cuore l’enorme eccesso.
E come avesti cuore si barbaro e spietato.
Affar del tuo Signore si crudo scempio?
Tu si tu lo vedesti ad un guadagno vile.
Con gli atti tuoi immodesti lo flagellasti.
All’adorabil crine i pravi tuoi pensieri.
Fecer acute spine aspra corona.
Più che la croce il peso l’afflissero tuoi falli.
Onde più volte steso ei fu per terra.
Sopra un in fame legno ahimè che gran dolore!
Chi a tutti da sostegno viene inchiodato.
A rivi scorre il sangue dall’impiagato corpo.
Intanto Gesù langue e spira e muore!
Rit. Purificami, o Signore, sarò più bianco della neve.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore,
nel Tuo affetto cancella il mio peccato
e lavami da ogni mia colpa,
purificami da ogni mio errore.
Il mio peccato io lo riconosco
il mio errore mi è sempre dinanzi,
contro Te, con Te solo ho peccato,
quello che è male ai Tuoi occhi io l’ho fatto.
Ecco, ti piace verità nell’intimo,
e nel profondo mi insegni sapienza.
Dai miei errori nascondi il tuo volto,
e cancella tutte le mie colpe!
Crea in me, o Dio un cuore puro,
rinnova in me uno spirito fermo,
non cacciarmi lontano dal Tuo volto,
non mi togliere il Tuo Spirito di Santità.
Ritorni a me la tua salvezza,
sorreggi in me uno spirito risoluto.
Insegnerò ai peccatori le tue vie,
e gli erranti ritorneranno a te.
Rit. Tornerò da mio Padre, ritornerò da Lui, da Lui.
lo credevo di sapere camminare senza Lui,
senza il caldo del suo cuore nella notte morirò.
Quando dissi al mio Signore dammi la mia libertà,
non mi chiese: dove vai? Disse: so che tornerai.
Tanto freddo nel mio cuore, non so più dove andare,
senza amici intorno a me che mi parlino di Lui.
Ma io so che tu sei la e mi stai ad aspettare,
so che quando tornerò grande festa ci sarà.
lo vorrei tanto parlare con te di quel figlio che amavi:
io vorrei tanto ascoltare da te quello che pensavi:
quando hai udito che tu non saresti più stata Tua
e questo Figlio che non aspettavi non era per Te.
Rit. Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria.
lo vorrei tanto sapere da Te se quand’era bambino
Tu gli hai spiegato che cosa sarebbe successo di Lui,
e quante volte anche Tu, di nascosto, piangevi, Madre,
quando sentivi che presto l’avrebbero ucciso per noi.
lo ti ringrazio per questo silenzio che resta tra noi;
io benedico il coraggio di vivere sola con Lui;
ora capisco che fin da quei giorni pensavi a noi,
per ogni Figlio dell’uomo che muore ti prego così.
Rit. Ti saluto o croce santa
Che portasti il Redentor
Gloria, lode, onor ti canta
Ogni lingua ed ogni cuor
Sei vessillo glorioso di Cristo
Sei salvezza del popol fedel,
grondi sangue innocente sul tristo
che ti volle martirio crudel.
Tu nascesti fra braccia amorose
D’una Vergine Madre,o Gesù
Tu moristi fra braccia pietose
D’una croce che data ti fu.
O Agnello divino immolato
sull’altar della croce, pietà
Tu che togli dal mondo il peccato
Salva l’uomo che pace non ha.
Del giudizio nel giorno tremendo
Sulle nubi di cielo verrai
Piangeranno le genti vedendo
Qual trofeo di gloria sarai.