Nel 1937 il maestro F. Flora fece eseguire la Cantata detta di Aragona, perché musicata dal maestro aragonese Luigi Di Stefano, che cominciava con le parole: Ah! Si! Versate lacrime.
In seguito il maestro mons. Giovanni Cucchiara la insegnò ai confrati e anche oggi essa è cantata da molti.
Ah sì versate lacrime! È canto, musica, preghiera, contemplazione estasi e mistica, perché la sua esecuzione giunge lentamente a trasformare una popolazione, facendo vivere brividi inspiegabili ed indicibili avvertiti da ogni cuore umano.
– mons. Carmelo Ferraro, Arcivescovo emerito di Agrigento
Testo:
Ah si versate lacrime
Angeli mesti in cielo
vestite il lutto velo [sospirato]
l’amato per morì
Ah si versate lacrime
Angeli mesti in cielo
vestite il lutto velo [sospirato]
l’amato per morì
Morì per man dei barbari
morì trafitto in croce
soffrì la pena atroce
il Redentor spirò
il Redentor spirò
il Redentor spirò
morì spirò …. morì spirò ….
morì spirò il Redentor
morì spirò
Ah si versate lacrime
Angeli mesti in cielo
vestite il lutto velo [sospirato]
l’amato per morì
Rit. (solo musica)
Finale
Morì …. Morì …. Morì …. Morì …. [lamento]
morì , spirò, il Redentor
il Redentor spiròooooooooooo [forte]