La Via Crucis (dal latino, Via della Croce – anche detta Via Dolorosa) è un rito con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Gesù Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota.
Ecco nello specifico le 14 stazioni della Via Crucis.
Dal Vangelo di S. Matteo (26, 62-66):
«Il Sommo Sacerdote si alzò e disse a Gesù: “Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano queste persone contro di te?”. Ma Gesù taceva. E il Sommo Sacerdote
gli disse: “Ti scongiuro, per il Dio vivo, di dirci se tu sei il Messia, il Figlio di Dio”. Gesù gli rispose: “Sì, tu l’hai detto. Anzi, io vi dico: ormai vedrete il Figlio dell’uomo sedere a destra della Maestà divina e venire sulle nubi del cielo”. Allora il Sommo Sacerdote si lacerò le vesti dicendo: “Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo
ancora di testimoni? Ecco, l’avete udita la bestemmia. Che ve ne pare?”. Risposero: “È reo di morte”».
Dal Vangelo di S. Giovanni (19, 14-17)
«Era la Preparazione della Pasqua, verso l’ora sesta (mezzogiorno). Pilato disse ai Giudei: “Ecco il Vostro re”. Gli gridarono: “A morte, a morte. Crocifiggilo”
Disse loro Pilato: “II vostro re ve lo dovrò io crocifiggere?”, Risposero i grandi sacerdoti: “Non abbiamo altro re che Cesare”.
Allora glielo consegno perché fosse crocifisso.
Presero dunque Gesù che, portando la propria croce, uscì dalla città per andare verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota».
Dal Vangelo di S. Matteo (26,67-68)
«Allora gli sputarono in viso e lo schiaffeggiarono; altri
lo picchiarono dicendo: “Fa’ il profeta, Messia. Indovina chi ti ha percosso”».
Dal Vangelo di S. Giovanni (19,25-27)
«Presso la croce di Gesù stava sua madre; la sorella di sua madre; Maria moglie di Cleofa; e Maria di Magdala.
Vedendo la madre e, accanto a lei, il discepolo che egli amava, Gesù disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre”. Da quell’ora il discepolo l’accolse come sua».
Dal Vangelo di S. Luca (23,26)
«Mentre lo conducevano alla crocifissione fermarono un certo Simone di Cirene che ritornava dai campi e lo caricarono della croce perché la portasse dietro a Gesù».
Dal Vangelo di S. Giovanni (12,23-28)
«Gesù risponde loro:
“E venuta l’ora in cui il Figlio dell’uomo dev’essere glorificato.
In verità, in verità vi dico: se il chicco di frumento non cade per terra e non muore, resta solo; se invece muore, porta molto frutto. Chi ama la propria vita la perde; e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Chi mi vuol servire, mi segua e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se qualcuno mi serve il Padre mio lo onorerà.
Adesso l’anima mia è turbata. E che devo dire?
Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono venuto a quest’ora. Padre, glorifica il tuo nome”».
Dal Vangelo di S. Giovanni (19, 1-7)
«Allora Pilato ordinò di prendere Gesù e di flagellarlo. Poi i soldati intrecciarono una corona di spine e gliela conficcarono sul capo, lo rivestirono di un mantello purpureo e avanzandosi verso di lui dicevano: “Salve, re dei Giudei!”, e gli davano schiaffi. Pilato uscì fuori di nuovo e disse: “Ecco, ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui alcun motivo di condanna”. Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello scarlatto. Pilato disse loro: “Ecco l’uomo!”. Nel vederlo i grandi sacerdoti e le guardie gridarono: “Crocifiggilo, crocifiggilo!”. Pilato ribatté: “Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui alcun motivo di condanna”. I Giudei gli risposero: “Noi abbiamo una Legge e secondo questa Legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio”.
Dal Vangelo di S. Luca (23, 27-32)
«Il popolo in gran folla seguiva Gesù e lo seguivano anche delle donne che si picchiavano il petto e facevano lamento su di lui. Volgendosi verso di loro Gesù disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me; piangete piuttosto su voi stesse e sui vostri figli. Perché ecco, verranno dei giorni in cui si dirà: “Fortunate le sterili, fortunati i seni che non hanno avuto bimbi, e fortunati i petti che non hanno allattato”. Allora si metteranno a dire alle montagne: “Cadete su di noi” e alle colline: “Copriteci”. Perché se trattano così il legno verde, che sarà del legno secco?”. Conducevano con lui anche due altri malfattori che dovevano essere giustiziati».
Dal Vangelo di S. Matteo (27, 33-36)
«Giunti sul luogo detto Golgota, cioè luogo del Cranio, gli diedero da bere del vino mischiato con fiele; Gesù lo assaggiò ma non ne volle bere. Quando l’ebbero crocifisso, si divisero le sue vesti tirandole a sorte. Poi, sedutisi, rimasero lì a piantonarlo».
Dal Vangelo di S. Matteo (27, 33-36)
«Giunti sul luogo detto Golgota, cioè luogo del Cranio, gli diedero da bere del vino mischiato con fiele; Gesù lo assaggiò ma non ne volle bere. Quando l’ebbero crocifisso, si divisero le sue vesti tirandole a sorte. Poi, sedutisi, rimasero lì a piantonarlo»
Dal Vangelo di S. Giovanni (19, 17-24)
«Presero dunque Gesù che, portando la propria croce, uscì dalla città per andare verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Golgota, dove lo crocifissero e con lui due altri, uno per lato; in mezzo Gesù. Pilato detto anche un cartello e la fece mettere sulla croce. C’era scritto: “Gesù Nazareno, re dei Giudei”. Molti Giudei lessero quel cartello, perché il luogo dov’era crocifisso Gesù era vicino alla città e il cartello era scritto in ebraico, in latino e in greco. I grandi sacerdoti dicevano a Pilato: “Non bisogna scrivere: “Re dei Giudei”, ma “Quest’uomo ha detto: Io sono re dei Giudei”. Pilato rispose: “Ciò che ho scritto, ho scritto”. I soldati, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti: a ciascun soldato la sua parte. La tunica era senza cuciture, tutta d’un pezzo, tessuta da cima a fondo. Dissero perciò: “Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca”. In tal modo si adempie la Scrittura: “Si son divisi tra loro i miei abiti e hanno tirato a sorte la mia veste”.
Dal Vangelo di S. Matteo (27, 45-50)
«Dalla sesta ora sino all’ora nona, il buio si stese su tutta la terra. Verso l’ora nona, Gesù diede un forte grido: «Eli, Eli, lemmà sabactanì?», cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Alcuni li presenti che lo sentirono, dissero: «Lui chiama Elia!». Subito uno di loro corse a prendere una spugna, l’inzuppò d’aceto e, infilatala in una canna, gli dava da bere. Gli altri dissero: «Lascia stare. Vediamo se viene Elia a salvarlo!». Ma Gesù, dopo aver dato di nuovo un forte grido, spirò».
Dal Vangelo di S. Marco (15, 38-41)
«Il velo del Tempio si squarciò in due parti, da cima a fondo. Il centurione, che stava di fronte a lui, vedendolo spirare in quel modo, disse: «Davvero che quest’uomo era figlio di Dio!». C’erano lì alcune donne che osservavano a distanza, tra le altre Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Giuseppe, e Salome, che lo seguivano a lo servivano, e molte altre venute con lui a Gerusalemme».
Dal Vangelo di S. Matteo (27, 57-61)
«Fattasi sera, venne un uomo ricco di Arimatea, di nome Giuseppe, che era diventato anche lui discepolo di Gesù. Si recò da Pilato e gli domandò il corpo di Gesù. Pilato ordinò che gli venisse dato. Giuseppe prese il corpo, l’avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel proprio sepolcro nuovo, che aveva fatto tagliare nella roccia; poi rotolò una grande pietra all’imboccatura del sepolcro e se ne andò. Maria di Magdala e l’altra Maria stavano sedute, di fronte al sepolcro».